2016-03-25 "ANTOLOGIA DEI PENSIERI SCIOLTI, CONTEMPORANEI A FB"

In questi anni ho scritto spesso e ovunque. Durante un viaggio, in una sala d’attesa, davanti alla saracinesca di un meccanico o semplicemente seduto alla mia scrivania. Sono appunti, ipotesi di storie e sceneggiature, pensieri sciolti buttati su carta che qualcuno chiama poesia. Lasciati in un cassetto, in un vecchio notes o sperduti nel pc. Non credo che sia più il caso di pubblicare libri di poesia in Italia, considerata la sterminata massa di poeti, l’inesistente pubblico e l’inutile deforestazione: quindi ho deciso di creare un’antologia su Facebook, ad esclusivo uso dei miei amici e dei loro contatti. La chiamerei

“ANTOLOGIA DI PENSIERI SCIOLTI, CONTEMPORANEI A FB”.

Sul perché siano sciolti (quindi liberi, privati, pubblici e anagrammatici) lo lascerò giudicare ai lettori così come potranno osservare quanto siano contemporanei a questo mondo (anche virtuale) in evidente e spesso logorante evoluzione. La prima poesia è stata postata il 21 marzo.

Sto rimettendo in ordine decine di scritti e quindi pubblicherò una “cosa” alla settimana, magari ogni domenica pomeriggio, come un appuntamento fisso al momento del caffè. Mi sembra un bel modo per raggiungere un certo numero di amici, di interagire con persone lontane, di rendere pubblici (pubblicare) alcuni pensieri, a volte anche poetici, ma spesso sciolti da vincoli, compreso quello di seguire un canone poetico. Alla fine si sarà formata davvero una piccola raccolta e chi vorrà potrà anche stamparla, liberamente senza alcun senso di copyright. Un dono forse insignificante ma pur sempre un modo per stare insieme. Un abbraccio a tutti, dandoci appuntamento per domenica pomeriggio. Grazie. alfredo

Tricase, 25 Marzo 2016

 

Pascolo attento

 

Pascolo attento

in una terra diventata alla moda

le cicorie selvatiche miste a cucine esotiche

le rape sinonimo della ruralità

fra veleni costanti e fumi neri

 

il turista segue il tratturo di massa

il bagnante non vede i fanghi grigi della modernità

la sabbia stanca di mura selvagge

 

io pascolo in silenzio

in attesa di un mondo verde e giallo

con i dépliant in bianco e nero

 

Alfredo N.1 Settembre 2015

 

Ho preferito fare

 

Io ero un elettricista

potevo essere un gran tecnico

faccio piccole manutenzioni

 

io ero un frigorista

potevo essere un inventore

faccio il lavamacchine manuale

 

io ero un pescatore

potevo essere un armatore

faccio il garzone di bottega

 

io ero un carrozziere

potevo essere un designer

faccio il rigattiere di quartiere

 

io ero un gran palleggiatore

potevo essere un asso del pallone

faccio le linee del campo sportivo

 

io ero una bella donna

potevo essere la danzatrice della Scala

faccio la casalinga di paese

 

io ero una scimmia

potevo essere uomo

ho preferito fare lo scimpanzé

 

Alfredo n.2 Marzo 2014

 

Non puoi chiedere

 

Non puoi chiedere

più sole al sole

o meno vento al vento

 

non puoi chiedere

più amore all’amore

né più morte al nulla

 

puoi chiedere

più vino al vino

più sangue al sangue

più rassegnazione all’età

più ragione all’intelletto

 

puoi chiedere

più denaro al lavoro

più gioia alle pietre

più fortuna alla sorte

più responsabilità all’etica

 

non puoi chiedere

più sole al sole

o meno vento al vento.

 

Alfredo n.3 Aprile 2007

 

Non viaggio più

 

Non viaggio più

con aerei ultraveloci

sui cieli inquinati di pechino

sulle spiagge profumate

sui mari privi di pesce

nella storia del centro città

nell’abbondono della periferia

nei resort col bagno turco

non viaggio

con treni residuali

e neanche con quelli rossi e argento

prima delle escursioni alpine

delle gondole veneziane

delle saune svedesi

 

viaggio

con una macchina magica

che si connette con un dito

o forse con uno sguardo

mostra il mondo in un minuto

cartoline patinate e morti in diretta

documentari perfetti, paesi in dissesto

falsità e verità

in unico rullo

con l’ultimo gol meraviglioso

o l’ultimo grandioso concerto

che dopo un minuto sono già penultimi

 

come un Salgari

scrivo di luoghi che non ho mai frequentato

di uomini che non ho mai conosciuto

di scienziati che non ho mai capito

di avventure mai vissute

tutte cose sezionate fra milioni

nel minuto che mi è concesso

con l’ausilio di wikipedia

 

Alfredo n.4 Gennaio 2016

 

Viaggio

 

Viaggio

fra Damasco e Lesbo

con tre bambini sulle braccia

distesi sul mio corpo

dentro un’imbarcazione

adusa alla morte

 

Ecco la costa d’Europa

sembra sentire un profumo di amore

la vista si arrende fugace

alla felicità

di una rinascita collettiva

 

Come può

l’annoiato turista occidentale

viaggiare tutta una vita

su una comoda nave

con il cibo a buffet

piena di giochi, musica e piscine

e non sentire

le grida dal mare?

 

Alfredo n.5 Marzo 2016

 

Come un samurai

 

Come un samurai

in pensione

peso la compassione

come un’arma

mentre tutto piomba

ho voglia

di una birra

davanti a una tv

di nessuno che parli

di cose fragili da proteggere

 

Alfredo n.6 Febbraio 2010

 

Chiedersi

 

È tutto un chiedersi

di notte, di pomeriggio

cosa me ne è venuto

per essere attento alla mia etica umana

per essere pronto al sacrificio sociale

per essere dentro le emozioni universali.

Di tutto quel bailamme

che poteva avvenire

mi è rimasta una sola grande cosa

interrogarmi sulla parola amore.

 

Alfredo n.7 Agosto 2015

 

Politico

 

Perché non aspettare

la forza

e cominciare

la battaglia

 

Perché non concepire

un’idea

e incendiare

le risorse

 

Perché non immaginare

un mondo

e buttare

tutto te stesso?

 

Alfredo n.8  Gennaio 2008

 

Canzoni d'amore

 

Canzoni d’amore

mascherate di blues

il tour de France sulle montagne

la follia di un Haber

la fredda birra a mezzogiorno

la malferma falesia dell’Adriatico

le notizie di niente

pronte

a formare una domenica

 

Alfredo n.9 – Luglio 2014

 

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