2007-01 "Sesso per legge" - Il Gallo

Sfogliando questi giorni le pagine dei giornali e soprattutto quelle dei siti Internet è tutto un fiorire di scoop a sfondo sessuale, stupri, ammiccamenti fra supposti vip, scene sado e amori proibiti, anche con animali (vedi recensioni sul documentario “Zoos” presentato al Sundance Festival). Alla notizia che erano stati filmati due studenti minorenni, mentre facevano sesso orale sulla cattedra in una delle tante giornate di sciopero mascherato da autogestione, il titolo più divertente che si è visto in rete è stato “Orale a sorpresa”. C’è un fiorire inoltre di opinioni sulla poligamia, sulle coppie che possono essere anche triple, sulle persone anziane che non si sentono tali e voglio un sesso sfrenato e così via.

Il tutto mentre il Parlamento si affanna a scrivere una legge, detta PACS, che dovrebbe regolamentare una serie di questioni legate al sesso, alla procreazione, ai diritti e alle eredità. Una legge che cerca di tenere insieme il massimalismo cattolico del cardinal Ruini e il manicheismo radicale di Pannella e compagni. Insomma la solita legge che sarà già vecchia rispetto alla realtà e comunque pasticciata a tal punto da scontentare tutti, senza toccare il cuore del problema. Perché ci si dimentica che in questo genere di cose c’è un principio fondamentale che dovrebbe illuminare tutti: l’uomo è libero di fare ciò che crede finché non lede la libertà altrui. Ed io aggiungo: specialmente nel letto di casa di casa sua. Quelle che possiamo definire regole, a volte imposte dalle religioni, a volte per legge di Stato e altre volte dal vigente senso comune sono state sempre storicamente superate. Non dimentichiamo che molte persone hanno perso la vita, magari bruciate al fuoco, perché fedifraghe, o perché omosessuali e che lo sforzo dell’illuminismo è stato quello di interpretare le problematiche dell’uomo, non di forzarle per legge. Sarebbe opportuno, nell’ambito di una idea di fondo comune a tutti, ad esempio le regole della Costituzione Italiana, legiferare il meno possibile su queste materie che riguardano strettamente la sfera privata. E’ importante non arroccarsi su idee ormai sepolte dalla realtà, tipo “la famiglia tradizionale con figli è l’unica salvezza della nostra società”, oppure “le altre culture sono inferiore e quindi devono sottostare alle nostre”. Credo che mai nessuno vieterà per legge ad una donna di farsi suora e rimanere vergine, ma non possiamo imporre a chi sente di amare un’altra donna una legge che la discrimini in tutti sensi (eppure entrambe possono considerarsi deviazioni dalle tendenze naturali). Certi requisiti etici fondamentali, quali l’onestà e il rispetto degli altri devono essere preponderanti rispetto alle credenze religiose, ai miti e ai riti. Ho l’impressione che regolamentare tutti gli aspetti della sfera sessuale, sarà sempre più complicato e comunque non idoneo all’evoluzione di usi e costumi. Se due ragazzi fanno sesso orale in classe vanno espulsi perché dichiaratamente contro un regolamento interno e contro il rispetto degli altri e del luogo (fatti sui quali si dovrebbe insistere di più, anche con lezioni appropriate), ma non vanno certo condannati ai lavori forzati o indicati come mostri. La nostra società dovrebbe perdere ancora un po’ di ipocrisia, dovrebbe guardare con realismo a ciò che accade nel mondo e non chiudersi a chiave dentro una palizzata di leggi e decreti. Non dimentichiamo che siamo stati capaci di creare una gazzarra intorno a quel povero Welby, imprigionato, ormai da decenni dentro una macchina respiratoria, siamo riusciti a litigare pure sul suo funerale, quando i criminali di ogni risma e tenore, sono stati seppelliti con tutti gli onori e la benedizione papale. Manca in tutta questa discussione un vero senso di umanesimo, di amore per la propria ed altrui libertà, di pietà per le situazioni più estreme, di pudore intellettuale per le sottili trasformazioni dell’uomo che pure si succedono ormai da millenni.

Il Gallo - Gennaio 2007

Alfredo De Giuseppe

 

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