2023-08-18 "Eroi senza governo" - FB

Per avere dei politici seri dovremo aspettare tempi migliori. Da anni il nostro Paese, (purtroppo in compagnia di molti altri), si governa sfornando slogan elettorali avvincenti, entusiasmanti, direi bellissimi. Certamente ben confezionati, studiati per un pubblico ignorante, per semplificare al massimo cose complesse, per comunicare grandi capacità anche quando non si è gestito neanche la spesa di casa propria.

La complessità, in una società liquida e in continua trasformazione, dovrebbe essere la cifra con la quale ogni politico, dal Comune fino al Quirinale,  dovrebbe confrontarsi in continuazione, sapendo in anticipo che ogni scelta è conseguenziale ad altre e che ogni facile promessa diventa un peso insopportabile al momento della pratica governativa. Eroici e rivoluzionari a parole, sottomessi e insulsi nella quotidiana precarietà.

C’è ad esempio la grande questione della redistribuzione della ricchezza. Ogni gruppo dirigente che ha governato l’Italia dagli anni ’70 in poi ha evitato di porsi la domanda. Si è andati avanti con annunci mirabolanti e misure spot, ultimamente bonus ed effetti speciali. Tempo fa sono andato al mercato settimanale, con la mia telecamerina, tentando di riprendere qualche aspetto interessante. Due o tre ambulanti mi hanno detto delle cose più o meno simili: da anni mi sveglio alle tre del mattino, monto e smonto una baracca, giro con un vecchio Fiat Ducato, forse piove forse no, sopporto tutti quelli che vengono qui a chiedere uno sconto, ad Amazon non lo chiedono mai, mio figlio mi aiuta e mi bestemmia perché non l’ho costretto a studiare. Alla fine di tutto questo, dopo oltre 40 anni di dura fatica, senza mai chiedere nulla allo Stato, neanche un giorno in ospedale, nessuna settimana di ferie pagata, nessuno sconto dalle tasse comunali di occupazione di suolo pubblico, dove non c’è quasi mai neanche un bagno per pisciare, dopo tutto questo lo Stato mi riserva una vecchiaia da schifo con 600 € di pensione. Vi piace quando sentite l’amministratore delegato di Autostrade spa che ha preso 13 miliardi solo di buonuscita? Vi piace quando un politico ci spiega come si deve vivere senza evadere le tasse? E un generale quanto prende di pensione?

Io registro e passo oltre. Sulla migrazione hanno vinto tante elezioni promettendo di tutto, mancava solo l’apertura divina del mare, in modo da creare due muri d’acqua insormontabili, magari con annesso annegamento degli usurpatori, come successe agli inseguitori di Mosè. Poi scoprono che l’onda non si ferma con la magia e con le chiacchere ma molto più prosaicamente con una giustizia economica mondiale che gli Stati occidentali faticano a praticare (l’Impero Romano era molto meno predatorio).

Sul liberalismo economico, sulla privatizzazione di ogni nostro bene comune, dalle spiagge alla sanità passando per i trasporti, erano tutti d’accordo tranne pochi scemi. Ci dicevano che il mercato avrebbe regolato il tutto, che solo la dinamica richiesta-offerta era la ricetta per sconfiggere inefficienze e corruttele. Ora quasi tutti chiedono a gran voce l’intervento dello Stato centrale per tentare di salvare il salvabile. Però non si smette di chiedere “l’Autonomia differenziata”, una delle tante porcate immaginate dal leghista Calderoli (da sempre fedele alle prediche iniziali di Bossi sulla necessità della secessione).

La verità che emerge, a quasi un anno dalla vittoria di questa coalizione di governo, che gli uomini e le donne che stanno guidando questa macchina sfasciata chiamata Italia non hanno una ricetta economica e neanche organizzativa ma hanno ben chiare le parole che fanno vincere, specialmente quelle che da sempre piacciono al loro elettore.

Le ha ben interpretate  il generale Roberto Vannacci, che nel suo libro “Il mondo al contrario” ha  definito la pallavolista nata in Italia Paola Egonu ‘somaticamente non italiana’, e poi scrive contro gli ambientalisti e gli omosessuali: “normali non lo siete, fatevene una ragione!”, e contro chiunque possa rappresentare un attentato al concetto di “Famiglia”, volutamente scritta con la “f” maiuscola. “Le città si trasformano in luoghi per single benestanti e alternativi mentre lavoratori, operai e Famiglie sono costretti ad abbandonarle; quando definirsi padre o madre diventa discriminatorio, scomodo ed esclusivo perché urta con chi padre o madre non è; quando si inneggia a larga voce per l’adozione di sempre più disparati diritti senza prevedere un altrettanto Fitta schiera di doveri; quando non sai più come chiamare una persona di colore perché qualsiasi aggettivo riferito all’evidentissima e palese tinta della sua pelle viene considerato un’offesa. Molti chiamano questa condizione Civiltà e Progresso. Ecco, questo libro è dedicato a tutti gli altri!”

Fino a stamattina il Generale Roberto Vannacci, ex comandante della Folgore, guidava l’Istituto geografico militare di Firenze. Dalle 13 di oggi è stato trasferito al Comando delle forze operative terrestri di Verona (che non è propriamente una sperduta caserma sull’Aspromonte). D’ora in avanti sarà un eroe nascosto, un altro che, smentito ufficialmente, sarà amato dal suo popolo. Stamattina era l’ospite più importante di Rete4. Così va l’Italia, forse da sempre.

FB - 18 agosto 2023

Alfredo De Giuseppe

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