2001-05 "Tre punti per una vittoria" - Nuove Opinioni

La vittoria del centro sinistra a Tricase, il trionfo personale di Coppola di domenica 27 maggio, è il nuovo punto di partenza. Un punto fermo sul quale immaginare e ripartire. Come ci auguravamo, anche da queste pagine, il centro sinistra ha ritrovato al momento giusto l'unità per sconfiggere una destra che, fuori dai giudizi sulle persone, non era presentabile per quanto fatto (non fatto) negli ultimi otto anni. Presentare in piazza, negli ultimi giorni, la faccia vincente di Fitto o la favola del filotto Soldi-Berlusconi-Regione-Sodero non è bastato e non poteva bastare. Aldilà dell'analisi del voto, da questa campagna elettorale, prima, e dai risultati finali, poi, sono emerse alcune linee di tendenza che vorremmo riepilogare: 1) voglia di qualità umana diversa, di spessore culturale più alto; 2) riconciliazione, almeno in parte e dove ancora possibile, con l'estetica della nostra natura ed architettura; 3) capacità di innovazione e concentrazione per restare abbracciati ad uno sviluppo, ormai incontrovertibile.

Queste tre linee guida dovranno essere le fondamenta del lavoro quotidiano (e che lavoro) della coalizione che è risultata vincente. (Smottamenti su vecchie posizioni o compromessi con uomini lontani da queste sensibilità non sarebbero perdonabili). Un lavoro che darà i suoi frutti, fra qualche anno, se tutti i componenti di una così variegata compagnia, sapranno trovare la giusta armonia e il comune sentire. Più di ogni altra cosa questa dovrà essere la capacità di Antonio Coppola, quella di saper riportare, nei momenti del dissidio, la barra verso la rotta ideologica e culturale, da lui stesso tracciata. Essere un buon allenatore, guidare anche quando si perde qualche partita, organizzarsi per capire le vere esigenze, tralasciando a volte anche la propria immagine. Questa dovrà anche essere la visione politica di Antonio Musio, che lungi dall'esercitare in modo ricattatorio la forza di interposizione che elettorato ed apparentamento gli hanno garantito, dovrà tenere ben chiare le priorità di un lungo percorso politico/amministrativo. 

Noi, che abbiamo vissuto questi ultimi giorni da tifosi convinti di un cambiamento radicale di modi e sostanza, vogliamo recuperare il nostro senso critico: raccontare quello che succede, senza remore o veline, ricordare le aspettative di un elettorato un po’ più libero di qualche anno fa, che ha dimostrato di voler seguire la vita amministrativa, quando essa coincide con le vicissitudini della propria. Nel nostro piccolo, cercheremo di fare un giornale ancora più attento, di recuperare un rapporto anche con il Consiglio Comunale, ridotto a poca cosa negli ultimi anni. In definitiva il nostro contributo a questa coalizione, piena di giovani entusiasti, sarà quello di essere fonte di stimolo e controllo critico, con lo sguardo aperto alla nostra realtà in trasformazione, per cogliere i segni del cambiamento, accettarlo e, dove possibile, frenarne gli eccessi.

Auguri di buon lavoro.     

 

Nuove Opinioni - Maggio 2001

Alfredo De Giuseppe

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