2 - Voti senza frontiere del 2021-01-23

Da Renzi all'ASI

Pur non capendo bene quale fosse l’obiettivo finale (forse eliminare Conte come possibile leader politico di un anelato centro tutto da conquistare) Matteo Renzi ha tentato un azzardo pokeristico sulla pelle di tutti gli italiani, rischiando di lasciare il Paese senza governo in un periodo drammatico. Il Parlamento, nel voto del 18 e 19 gennaio, ha difeso sé stesso continuando, seppur di misura, a dare fiducia al governo Conte. Renzi, per egocentrismo infantile, sbaglia spesso tempi e modi e per un politico è quasi tutto. Voto al politico 3, accompagnato da un appellativo fiorentino: bischero.

Dal mio punto di vista, una figura peggiore di Renzi l’ha fatta la nostra Teresa Bellanova. Non solo non si è opposta alle farneticanti ossessioni del Renzi, non solo ha recitato il ruolo poco istituzionale di bella statuina (o velina ministeriale) nella famosa conferenza stampa del 13 gennaio, ma ha di fatto vanificato in un solo giorno il grande lavoro che stava tessendo come Ministro dell’Agricoltura. A lei un voto largamente insufficiente, come il suo capo, o dovrei dire padrone, perché la fedeltà per un cagnolino è un valore, per un politico, a volte, è un suicidio. Saper discernere è la vera  capacità del politico in buona fede: riflette con la propria testa, discutendo delle proprie ragioni con i suoi elettori. A Bellanova, voto 2.

Un’altra donna di Veglie merita invece un voto alto, di stima e ammirazione per il coraggio. Fabrizia Del Balzo, 44 anni, una figlia di 13 anni, ha deciso di aprire nel suo paese un’erboristeria sotto casa, dove i suoi antenati avevano un’antica farmacia. Ha deciso di iniziare la nuova attività nonostante la crisi pandemica e nonostante lei sia da tempo malata di cancro. Fuori dal suo negozio c’è sempre la coda: si dice che il suo ottimismo sia contagioso. A Fabrizia un 10 non glielo toglie nessuno.

Luigi Di Maio ha dichiarato in questi giorni che la sua politica si fonda su tre pilastri: Mattarella, Conte e l’Unione Europea. Due su tre di questi pilastri fino a un paio d’anni fa erano i nemici da abbattere. In politica la coerenza non è tutto, ma un minimo di disciplina dialettica sarebbe opportuna. A Di Maio, voto 4

Non c’è che dire, la Lega Nord al momento del bisogno mostra sempre il suo vero volto. Michela Rosetta, sindaca di San Germano Vercellese, il 15 gennaio è stata arrestata per reiterati abusi nel distribuire beni di prima necessità (acquistati con i fondi del Ministero per l’emergenza Covid): ai votanti leghisti pacchi ricchi e “agli sfigati” degli imballi con meno prodotti e pure meno qualitativi. Addirittura una donna vedova musulmana, che aveva chiesto di non ricevere il prosciutto cotto, era stata cancellata dall’elenco dei destinatari dei pacchi alimentari. Le intercettazioni hanno fatto emergere vere e proprie consuetudini discriminatorie, abusi d’ufficio e distruzione di documenti. A Rosetta alzo il voto da zero a 2 (perché figlia di un’ideologia non sua), accompagnato però da un epiteto in piemontese: Badalüc.

L’ASI è notoriamente l’Ente che gestisce le zone industriali. Nella sostanza da anni un Ente ambiguo, con funzioni poco chiare, foraggiatore solo di se stesso e spesso di costose opere inutili. La zona industriale di Tricase - Specchia-Miggiano è la plastica dimostrazione dello sfacelo in cui esso opera. 172 ettari, senza acqua e fogna, asfaltati inutilmente per ipotetiche industrie mai esistite, nemmeno sulla carta; rotatorie a go-go, di cui una gigantesca che ha fatto ridere mezzo mondo, con costi esorbitanti, dove sarebbe bastata una stupida segnaletica verticale e altre amenità tutte italiane. Però, attenzione attenzione, dovremmo essere ora tutti felici e contenti, perché il 15 gennaio l’ASI ha inviato dei mezzi per pulire quelle strade deserte dai rovi e dai rifiuti in essi contenuti. Non c’è modo di fare programmazione industriale, non c’è volontà di cambiare sistema, non c’è fantasia progettuale. C’è solo consumo di suolo, inquinamenti nascosti, brutture da abbattere. Al Consorzio ASI di Lecce, in toto, compreso amministratori, presidenti, funzionari (e pure i gestori del sito web, con l’ultimo monitoraggio fermo al 2012) un voto vicino al 3, il numero perfetto. 

il Volantino, 23 gennaio 2021  

Alfredo De Giuseppe

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