2022-08-16 "Annibale e altri, la democrazia perfetta" - una lettrice

Annibale Castro, nato negli anni ‘40 in un piccolo paese del sud Italia, è un brigatista agguerrito destinato a fare il latitante e, dopo una serie di viaggi a zig zag in giro per l’Europa, arriva a Santa Cruz, in Guatemala, dove trascorre gli ultimi anni della sua vita. I racconti dell’agitato Annibale si alternano alle vicende del tranquillo Vito Cherasi, militare quasi disertore e fascista ormai disilluso che resta nel suo paese e conduce una vita straordinariamente ordinaria. Due esistenze che, seppur opposte, contengono la stessa speranza del domani e sembrano galleggiare tra grandi delusioni e piccole vittorie. L’idea della morte fa da sfondo, attesa o improvvisa non importa, lei è lì, come un supremo giudice con la quale tirare i conti, prima o poi. E infine, grazie ai racconti immaginari scritti in prima persona, scopriamo che cosa ha pensato il più grande dittatore italiano, Benito Mussolini, l’attimo prima di morire; e anche i pensieri della segreta Lucia Cazzato, una casalinga di Tutino, frazione di Tricase. Sacerdote, attrice, segretario del PCI, inventore, calciatore, sindacalista, scrittore, cantautore… in tutto sono 58 racconti, 58 nomi e cognomi, 58 resoconti che arricchiscono il romanzo rendendolo profondamente umano e disumano, tenero e tragico, dolce e amaro nella stessa quantità. Perché la vita corre insieme alla morte, e la morte è la cosa più democratica che ci sia.

agosto 2022

Una lettrice alfrediana

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