2022-05-05 "La Settimana Santa in Puglia", di Vincenzo Legrottaglie - ZonaFranca

La maggior parte dei cristiani definisce Settimana Santa il periodo che va dalla Domenica delle Palme al Sabato che precede la Pasqua. Questa è la massima solennità della fede, il giorno in cui si celebra la resurrezione di Gesù Cristo dalla morte in croce; in Occidente si festeggia la Domenica che segue la prima luna piena di Primavera e quest’anno cade il 17 aprile.

I riti, correlati agli ultimi giorni della vita terrena di Gesù, hanno travalicato l’ambito esclusivo della fede e hanno intercettato altri pubblici attenti alle tradizioni, al folklore e al turismo. Secondo Gaetano Armenio “In Puglia gli eventi legati alla Settimana Santa sono da sempre stati un importante riferimento per la collettività in termini di partecipazione e di coinvolgimento emotivo”. Armenio è il presidente di Puglia Autentica, l’associazione che, tra i suoi scopi, ha il sostegno d’iniziative che mirano ad accrescere il senso di appartenenza e d’identità con i luoghi e puntano a una maggiore consapevolezza del patrimonio antropologico regionale anche nei suoi aspetti meno noti, per farne occasione di crescita culturale. “La Settimana Santa in Puglia” è il progetto che ha messo insieme i suggestivi itinerari legati alle celebrazioni pasquali dal Gargano allo Ionio passando per la Grecìa Salentina.

Le prime dieci pagine del volume Tricase: tra Sacro & Profano sono dedicate ai riti pasquali che si svolgono nel comune salentino. L’opera, incentrata sulle foto mirabili di Gigi Campanile, sull’accurato commento di Alfredo De Giuseppe, sulla traduzione in inglese resa da Patrizia Scarascia, è stata stampata a cura dell’Associazione Culturale Salento Cinema e vuole presentare il comune delle Serre Salentine nelle sue infinite bellezze. Sulla religiosità De Giuseppe scrive “In molte parti del Sud Europa, in particolare in Italia, Spagna e Portogallo, il cattolicesimo unito per secoli a classi regnanti, cangianti ma sempre uguali tra loro, ha prodotto una cultura in cui lo scambio tra Sacro e Profano è costante, intrecciato, fino a diventare quasi un tratto caratteristico del vivere quotidiano. Le processioni, ad esempio, di cui quella del Venerdì Santo ne è la massima espressione, sono una tipica caratteristica del Sud Italia”.

Le foto di Gigi Campanile hanno consolidato a Tricase alcune figure che segnano iconograficamente questo periodo e lo rendono unico in Italia e all’estero. La fotografia in copertina è stata scattata nella chiesa di San Domenico, recentemente restaurata dall’architetto Vincenzo Ruberto, mentre gli appartenenti alla Confraternita del SS. Rosario, con i volti concentrati sul gravoso compito che li attende, si apprestano a portare in processione uno dei più bei gruppi di cartapesta, Gesù nell’orto del Getsemani. Sia che si chiamino incappucciati, donne velate di nero della Desolata, crociferi, pappamusci, penitenti, perduni, nazzicanti, bbubbli bbubbli sia che suonino strumenti musicali insoliti come la troccola, sia che spingano per intere giornate i gruppi statuari dei Misteri o le macchine effimere destinate a bruciare come le fracchie, tutti insieme costoro concorrono a realizzare i rituali che colpiscono e impressionano ancora per la forte carica religiosa che promanano.

Le comunità che sono riuscite a preservare il patrimonio di memoria legato agli antichi riti, offrono al visitatore un percorso della Settimana Santa carico di emozioni, in cui la sacra liturgia e la pietà popolare, gelosamente conservate dalle confraternite locali, rivivono nelle tradizionali processioni. Il soggetto chiave dei cortei religiosi rimane il portatore; a tale figura Pantaleo de Trizio ha dedicato il volume Il Portatore, racconto di una vocazione antica. Ilromanzo attraverso dialoghi e narrazioni vuol essere una riflessione sulla figura del portatore e sul suo incarico all’interno dell’istituzione religiosa: il portatore è colui che non solo sorregge le sacre immagini in processione, ma deve essere degno di questo ruolo.

“Il Mistero del portatore – scrive l’Autore nella premessa – supera le coordinate della storia, ogni portatore ha una storia a sé, fatta di sacrifici ma anche di una spiritualità intima che è propria di cia­scuno. Il portatore si mette al servizio della Confraternita con abnegazione, con fede e rispetto verso quei Simulacri, che, pur terreni, esprimono il dolore e il Mistero della passione di Gesù Cristo”.

De Trizio affronta la stesura del romanzo con un approccio interdisciplinare: da sociologo si sofferma sul contesto nel quale si svol­gono le processioni pasquali a Molfetta, da confratello animato da una fede intensa e riservata descrive con padronanza emotiva le qualità che deve avere chi vuole diventare portatore, da specialista che ha lavorato per anni nella comunicazione pubblica ha saputo raccontare come le confraternite siano costituite da laici impegnanti nelle attività liturgiche e nella difesa delle tradizioni cultuali locali.

Il protagonista è Marco, la storia parte dagli anni sessanta del Novecento e si protrae fino ai nostri giorni. Il contatto con la realtà passata, la passione per la conoscenza, l’immaginazione, danno l’avvio alla narrazione, la quale si sviluppa intorno all’ispirazione di un ragazzo qualunque. Per Marco quella processione era stata una scuola di vita, le prove affrontate divennero esperienze che lo avevano reso più sicuro, pronto per la realtà quotidiana con le sue inevitabili complessità. Sapeva di aver fede nella Madonna, per lui un punto di riferimento importante. Lo aveva verificato nei vari ruoli di portatore: di baldacchino, di Croce, dell’abito confraternale, della candela, dei germogli di grano per il Repositorio.

Al portatore occorrono: coraggio, forza fisica, incoscienza, ma soprattutto fede. I riti del Triduo pasquale sono un modo per avvicinare i giovani a quest’atto penitenziale che inizia –  secondo de Trizio – con “un rullo di tamburo, uno squillo di tromba, delle melodiche note emesse da un flauto. Accadde in Primavera, durante il pomeriggio di un Venerdì di Quaresima. . . ”.

Vincenzo Legrottaglie su "Zonafrancanews", qui il link all'articolo originale: https://zonafrancanews.info/2022/04/10/la-settimana-santa-in-puglia/

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