2020-06-16 "Quei Pensieri duraturi del niente e del nulla", di Francesco Greco - Giornale di Puglia

Al top del parossismo nichilista e agnostico, Emile A. Cioran distillò questo elisir amaro: "Dio? E' meglio di niente". Due secoli prima, Immanuel Kant aveva invano tentato di dare un'etica alla ragione incombente, e all'uomo che ne stava facendo una religione.

"L'uomo del futuro è iniziato già da qualche anno. Così come l'uomo industriale è iniziato con la macchina a vapore, così l'uomo digitale è iniziato con il web", dice a un certo punto Alfredo De Giuseppe in "Pensieri duraturi del niente", auto edizione, pp. 150, euro 10, ebook euro 2,60, via Amazon, impaginazione di Giancarlo De Giuseppe, bella cover in b/n, con Lutgarda, Rosina e Donata nel 1977.

La suggestione che abbia intrecciato prosa e poesia vagando fra le ombre di Cioran e di Kant forse è soggettiva. Lui riconosce altri maestri: Hemingway per l'idealismo e l'asciuttezza dello stile "a levare"; Bukowski per il nichilismo pregno di vitalità; Garcìa-Màrquez per il suo essere visionario e fiabesco dentro i canoni dell'iperrealismo. Fra le righe appare anche l'ombra di un altro grande, che pure deve averlo molto influenzato, magari inconsciamente: G. C. Vanini, con la Natura contrapposta all'Immanente, il cui karma De Giuseppe cerca nel suo giardino zen (le cicorie che non colsi…).

"Postumo di se stesso", muovendo dall'autobiografia, scomponendola in tessere come un puzzle, sovrapponendola, intrecciandola a snodi storici epocali (locali e planetari): la prima radio libera nella pajara, il primo viaggio a Roma, Borgo Pio, in 600, i viaggi intorno al mondo come imprenditore illuminato scagliato nel futuro (postumo di se stesso), l'attentato al Papa polacco, 13 maggio 1981, ecc., lo scrittore (che è anche regista) compone uno zibaldone del disincanto, una riflessione sul tempo che scorre nella clessidra e tutto consuma, illanguidendo le passioni e stringendo nell'angolo dei bilanci.

Chi non lo conosce potrebbe intravedere in questi "Pensieri" una sorta di resa dinanzi a un mondo fattosi complesso e ispido, ormai nel post-Orwell. Ma chi ben lo conosce, sa che tutto questo filosofare all'ombra di ulivi, birre e campanili, è un mantra, un terreno ben arato da cui partire per nuove sfide.

Lo trovate su Amazon: procuratevelo affinché i consumi ripartano, altrimenti ci toccherà andare tutti al Ciolo e buttarci di sotto. In fondo costa quanto 2 frasedde, o un moijto…

Giornale di Puglia, 16 giugno 2020

Francesco Greco

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