2008-09 Intervista de "Il Gallo" per "L'arte Nascosta"

Sabato 13 settembre (2008 n.d.r) sarà presentato in anteprima il film documentario di Alfredo De Giuseppe.

 

Fra le tante novità proposte dal Salento International Film Festival, quest’anno ce n’è una particolarmente interessante, soprattutto perché si tratta di un film documentario a firma di un tricasino con attori dei personaggi tricasini. L’autore, regista, sceneggiatore è Alfredo De Giuseppe, poliedrica figura della vita cittadina di questi anni: imprenditore e manager nel settore della Distribuzione Alimentare, candidato sindaco alle ultime elezioni, nonché scrittore di numerosi libri su personaggi e fatti di Tricase e infine anche collaboratore free lance della nostra testata.

Lo abbiamo incontrato in merito a questa sua ultima avventura:

  • Alfredo, posso dirti che questa è una sorpresa?
  • Beh, devo confessarti che ho sempre amato il cinema. A diciotto anni, negli anni dello storico Cineforum di Tricase, mi lessi anche “Lezioni di regia” di Ejzenstejn. Finora non avevo mai colto l’attimo giusto, ma la passione è antica e l’idea di fare qualcosa di visivo l’avevo da sempre.
  • Ma come nasce questa idea in questo momento storico?
  • Il tutto nasce da una collaborazione con un gruppo di ragazzi della società di servizi  cinematografici “Minuto d’arco s.r.l.” che ha sede in Tricase e che ha in Andrea Facchini un grande professionista e un ottimo montatore (forse il migliore che oggi c’è nel Sud Italia). Senza la loro collaborazione questo lavoro non poteva nascere. E poi dopo la campagna elettorale è stato un modo positivo e molto divertente per uscire dalla semplice logica numerica del voto.
  • Ci puoi anticipare qualcosa del tema del tuo film?
  • Vi posso dire che il titolo è “L’arte nascosta” e racconta la giornata di quattro persone, che pur nell’apparente monotonia del lavoro, trovano il tempo per esprimere il loro desiderio di arte. Gli attori, che impersonano quattro diverse attività artistiche sono Salvatore Brigante, Antonio D’aversa (Puccetto), Giovanni Grimaldi e Anna Maria Marra.
  • Ma è più film, nel senso della finzione, o documentario che fotografa la realtà?
  • Per adesso non vorrei aggiungere altro, perché mi piacerebbe essere giudicato dagli spettatori e dai critici, senza auto-enfatizzare più di tanto il mio lavoro. Spero che emerga un Salento originale, vero e poetico.
  • C’è chi dice meglio Alfredo regista che sindaco. E poi lo trovi il tempo per fare politica, lavoro e cinema?
  • Questo è un film che è rivolto solo in parte e solo in questa prima fase al pubblico del mio paese e quindi ho cercato di non mischiare più di tanto le mie attività, per cui il mio impegno politico non cozza assolutamente con altre attività. Cerco di massimizzare il tempo a disposizione, non prendo ferie e tanta gente mi aiuta, a volte con grande spontaneità. Solo in questo nostro sud sembra strano fare cose diverse, mentre per me dovrebbe essere la normalità: non c’è persona che possa dirsi completa con un solo pensiero fisso nella vita, che magari dura immutato dalla gioventù fino alla vecchiaia.

G.C.

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