2022-01-16 "Vassalli, Untori e Spiegatori di Berlusconi" - FB

Dopo mesi e mesi in cui si parlava senza scandalizzarsi della possibile candidatura di Silvio Berlusconi, neanche più “Cavaliere” dopo la condanna definitiva per evasione fiscale di circa 300 milioni di euro (di cui non prescritti solo 7), il 14 gennaio 2022 Salvini e Meloni hanno ufficializzato che il centrodestra voterà compatto per Berlusconi come prossimo Presidente della Repubblica. Il 15 gennaio, dopo aver inutilmente atteso per mesi una decisa e roboante voce contraria a tale ipotesi, il segretario del PD, Enrico Letta, durante la direzione del suo partito ha espresso la seguente posizione: "il centrodestra non ha diritto di indicare un nome, non ha i numeri in Parlamento. Non c'è alcun diritto di precedenza che esso può vantare nell'indicare il Presidente della Repubblica. Si è confuso un atteggiamento rispettoso da parte nostra con un diritto che non c'è. L'idea che il centrodestra abbia candidato Silvio Berlusconi a presidente della Repubblica è una notizia che rende visibile l'elezione del Quirinale in tutto il mondo. Ci chiedono commenti da tutti i giornali e media internazionali."

Quindi non una condanna netta e decisa dell’operato politico, etico, istituzionale dell’uomo Silvio Berlusconi, ma semplicemente una cosa poco elegante del centrodestra italiano nei confronti dell’Europa e del mondo intero che ci guarda con sconcerto e sconforto. Nessun accenno alle leggi ad personam che hanno sconvolto il nostro sistema giudicante, nessun accenno alle leggi nate in oltre 40 anni per favorire una sola azienda, Mediaset appunto, nessun accenno ai processi ancora in corso, a quelli prescritti solo perché indirizzati in quel modo secondo leggi da lui stesso volute, nessun accenno al degrado culturale e politico nel quale è caduta la nostra Italia, già di per sé disastrata da corruzioni, mafie varie e politiche confusionarie. E neanche un piccolo accenno a quel bunga bunga che è stato per anni il saluto più gettonato da tutti i tassisti del mondo non appena conoscevano un italiano.

Questo era un uomo finito già dieci anni fa, ma i vari Renzi sono stati capaci di tenerlo sempre in vita. Forse l’unico che davvero lo voleva fuori dalle palle era proprio Salvini, almeno per prendersi quei quattro voti che gli erano rimasti. L’anno scorso non si presentava alle udienze perché malato quasi terminale, una volta addirittura perché non in grado di intendere e di volere, sembrava fuori da ogni logica politica, eppure ora è ancora al centro della scena.

La risposta ai tanti perché sarebbe troppo lunga e dovrebbe partire forse da quel sotterraneo piacere, quasi masochistico, del popolo italiano (esiste?) di essere sodomizzato in massa da un uomo solo al comando, possibilmente il più congenitamente egocentrico (e quindi malato) in quel preciso momento storico. Ma non voglio fare una ricostruzione storica ma solo succintamente dividere qui i vassalli, gli untori e gli spiegatori del Berlusca. Perché se LUI è ancora qui, a romperci rispettosamente le palle a scrivere ancora di lui e delle sue malefatte, ci sono delle categorie ben precise da analizzare con precisione. Innanzitutto i suoi VASSALLI, che sono in genere quelli pagati da lui, i suoi dipendenti, i suoi giornalisti, deputati, avvocati, giudici, presentatori maschili e femminili, prostituti maschili e femminili, chiamate da lui stesso imprenditrici e altre volte definite escort e altre ancora Onorevoli. Sono dei vassalli potenti che hanno in mano soprattutto armi di distruzione culturale di massa, quali televisioni, radio, giornali, cinema, telefonia ed energia. Questi sono compattamente disonestamente convinti della bontà del loro mecenate.

Poi ci sono gli UNTORI, quelli cioè che spargono volutamente e proditoriamente grandi quantità di merda su tutto il Paese al fine di far sembrare il tutto peggio di quel che è, al fine cioè di giustificare la più subdola delle mafie come semplice gioco delle parti. In genere questi personaggi sono considerati perfidamente intelligenti, ma hanno nella testa una sola cosa: il denaro, tanto denaro come chiave di lettura universale, come Bibbia dell’essere moderno, come felicità dello scontro frontale con chi è meno forte. Loro sono filosoficamente vicini al modello offerto in questi anni da Berlusconi.

E infine ci sono gli SPIEGATORI, quelli cioè che non la pensano come Berlusconi, magari votano per la sinistra storica, ma sono quelli che spiegano il fenomeno dell’ex cavaliere come un danno inevitabile, come un affanno della politica mancata dalle forze sociali, come il tradimento finale di un’Italia perennemente alla ricerca della propria identità, a dispetto del genio e delle eccellenze. Nulla fanno per evitarlo, pur stando nei posti che contano, nulla combattono e spesso si abbandonano ad specie di logica criminale per il semplice motivo che è più conveniente e non solo economicamente.

Insomma con queste categorie al lavoro, ormai in modo continuativo, non è impossibile che venga eletto Silvio Berlusconi alla carica del Presidente di tutti noi. Se questo avverrà, e solo in questo caso, scriverò di nuovo su di LUI, probabilmente mi beccherò la denuncia per vilipendio ad una carica istituzionale, ma certamente non starò nelle truppe dei vassalli, nelle schiere degli untori e neanche fra gli spiegatori. Piuttosto farò parte dei ripetitori seriali dei difetti storici e sedimentati di quel popolo addomesticato che da sempre si definisce italiano.  

FB - 16 gennaio 2022

Alfredo De Giuseppe

 

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