2002-07 "Se ti svegli" - Nuove Opinioni

Ti svegli la mattina, ascolti un programma radiofonico, vedi un tg, e se ancora non sei completamente sfatto nella testa e nel corpo, ti fai una serie di domande:

  1. come mai gli stessi  ministri che fanno dichiarazioni roboanti sull’allargamento dei Paesi che riguardano la Nato (un’organizzazione militare), poi si ostinano a voler la schedatura degli stranieri, la chiusura delle frontiere?
  2. come mai questa stampa così libera non segnala la fine della sua stessa indipendenza dal potere? E quindi la fine della speranza di avere trasparenza e giustizia in tempi giusti?
  3. come mai solo in Italia se dici qualcosa che è un principio inalienabile di libertà e democrazia (qualsiasi esso sia ) sei tacciato di essere un comunista? E che accusa è essere comunista? Sarebbe meglio un mondo dove tutti parliamo e ci muoviamo, ridiamo, ci mettiamo la cravatta come Berlusconi?
  4. Che senso ha vivere in un mondo dove oltre la metà delle persone sta soffrendo per la fame o per raggiungere condizioni di vita accettabili?
  5. Se quei bambini dell’Angola o delle Filippine fossero i miei figli che farei? Starei qui a pigiare su questi stupidi tasti?
  6. Come posso ancora convivere con i tanti che considerano un negro un essere spregevole e un albanese un criminale? Posso ancora sperare di lottare per qualcosa di meglio?

Ho serie difficoltà ad accettare questa Italia e questa Europa che nei secoli ha imposto il proprio modello di vita (e a volte di religione) e oggi si chiude a riccio e respinge lo straniero, senza costruire, senza nessun impulso nuovo. Stiamo costruendo (o vagheggiando) una società chiusa, paurosa  e piena di truffatori mascherati da politici e di bambini ciucchi vicino alla tv.

E poi state attenti a parlare, a dire qualcosa che sia sensato o che vada verso un nuovo umanesimo: sareste tacciati di essere dei “buonisti” ipocriti o dei schizofrenici arroganti per il semplice fatto di non vivere propriamente come San Francesco.

Nuove Opinioni - Luglio 2002

Alfredo De Giuseppe

 

 

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