18 - Voti senza frontiere del 2021-06-19

Il commissario della 275

Per il raddoppio della strada statale 275 da Maglie a Leuca è stata preannunciata da tutti i grandi media locali (voto 3 per la contiguità) la nomina da parte del Governo centrale di un Commissario per la 275. Ho subito pensato: l’esecutivo Draghi, quello della transizione ecologica, passa ai fatti: eseguirà il famigerato commissariamento italiano di una cosa che non c’è oppure di una cosa che non si può fare - vedi commissariamenti ILVA e Alitalia – (Voto 2 a entrambi). Forse il governo, in persona del ministro alle infrastrutture e trasporti, nonché Docente di Sviluppo Sostenibile alla Luiss, Enrico Giovannini, potrebbe tentare con il Commissario Montalbano che il compianto Camilleri (voto 9) aveva dipinto come intelligente, intransigente, incorruttibile (e un po’ cocciuto).

Invece in questi giorni il nome del futuro Commissario alla 275 è venuto fuori, un nome reale, non fantasmagorico: si tratta dell’ing. Eutimio Mucilli, dirigente Anas, al quale ho deciso di scrivere una letterina che invio per conoscenza anche alla sua mail personale (Montalbano permettendo).

Caro Commissario alla 275, egregio ing. Mucilli,
essendo lei poco aduso alle cose del Salento, le scrivo queste poche righe per anticiparle quanto segue:

  1. Al tratto Maglie –Tricase, il cosiddetto Primo Lotto,  non si è mai opposto nessun ambientalista, per il semplice fatto che si tratta per lo più di un ampliamento della sede stradale esistente e quindi poco impattante dal punto di vista ambientale; l’incarico da lei ricevuto riguarda in effetti solo questo primo lotto e quindi mi auguro che trovi il modo corretto per iniziare e terminare tale opera (le hanno affidato ben 244 milioni, mica una pizza e birra);
  2. Tale tratto è l’unico ad avere in realtà un indice di traffico significativo, anche se solo in alcune ore di alcuni mesi (e comunque senza mai una vera coda tipo Grande Raccordo Anulare);
  3. La Maglie -Tricase si poteva realizzare già anni fa con una certa speditezza e con pochi denari. In generale a tale semplice soluzione si sono sempre opposti i Sindaci e Politici Regionali che, per malinteso senso di compattezza territoriale, hanno sempre parlato di una superstrada a 4 corsie da Maglie a Leuca, possibilmente fin dentro il Porto;
  4. La superstrada a suo tempo progettata era una specie di spada nera, che non tenendo conto di nessuna specificità del territorio, si infilava nell’ultimo tacco incontaminato del Salento per pura speculazione e per quella malcelata ipotesi di sviluppo basato unicamente sull’asfalto (da un’idea del mondo degli anni ’60);
  5. Molti ricorsi hanno visto le Associazioni nate a difesa del territorio uscire vincitrici dalle Aule Giudiziarie, proprio perché il progetto iniziale era sbagliato, incompleto, spropositato, distruttivo di un territorio fragile con la sopraggiunta di una serie di sottaciuti tombamenti di discariche abusive;
  6. Ricordo che la Provincia di Lecce è formata da 96 Comuni, molti dei quali inferiori a 4.000 abitanti. Il Sud Salento è un bellissimo territorio, spesso infangato da mostri pubblici e privati, specie nelle periferie, costruiti negli ultimi 40anni (vedi scempio zona industriale di Tricase). Dovremmo tutti insieme preoccuparci di risolvere queste ferite del paesaggio, non di costruire nuove inutili strisce d’asfalto.
  7. La stazione ferroviaria più importante, quella di Lecce dista da Leuca circa 65 km, mentre l’aeroporto più vicino, quello di Brindisi, dista da Leuca 115 km. Sindaci, politici di ogni categoria e grado, funzionari e tecnici non amano analizzare questa situazione e trovare tutti insieme soluzioni coerenti e sostenibili, ma fanno un’operazione relativamente banale: costruiamo un’altra 4 corsie e siamo tutti contenti, utenti compresi.
  8. Quasi tutte le strade che collegano tra loro i Comuni della Provincia di Lecce sono strette, piene di incroci secondari, insicure in ogni loro sfaccettatura. Ci sarebbe un progetto da sponsorizzare immediatamente: salvaguardia dei muretti a secco, piste ciclabili e piazzali di sosta più consoni per le centinaia di strade esistenti.

Egregio ing. Mucilli, le raccomando di concentrarsi molto nella realizzazione del Primo Lotto e abbandonare completamente l’idea del Secondo, in primis per l’assoluta assenza di traffico verso la punta estrema del Salento e poi per non dare l’ennesimo, forse finale,  colpo all’immagine che conta del Salento, quella rurale, quella dei paesini con almeno un Palazzo storico, dei menhir, dei cento castelli, delle migliaia di muretti e pajare. Lei non troverà un solo turista che si lamenterà per l’assenza di strade veloci, che sono in numero abbondante e superiore alla media europea per abitante, ma troverà chi chiederà del perché non c’è un collegamento vero con l’aeroporto, del perché i treni non funzionano, perché gli asfalti son tutti bucherellati da decenni, del perché le campagne son piene di piccole e grandi discariche abusive. La prego ing. Mucilli, inizi col piede giusto: faccia la cosa più utile all’ambiente che toccherà e agli uomini più o meno consapevoli che lo vivono. Non si faccia attrarre dalle sirene della politica, né da un’idea di sviluppo che è in contrasto con gli obiettivi di sostenibilità che l’Europa si è data fino al 2030. La aspettiamo con impazienza per parlare finalmente apertamente e in buona fede con una persona competente. Benvenuto Commissario. 

 

il volantino, 19 giugno 2021

alfredo de giuseppe

 

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