2018-03-19 "Che festa del papà! " - FB

Oggi 19 marzo 2018, festa del papà, una delle tante cose inventate da noi occidentali per far vedere a tutti gli altri quanto siamo buoni e creativi. Ma oggi il mondo è sempre più complesso e per quanto interconnesso è fonte di abusi, soprusi, intolleranze e nefandezze, molto più di qualche decennio fa, quando c’era un’attenzione maggiore da parte dell’opinione pubblica mondiale.

Oggi  Afrin, città nord siriana sotto il controllo dei curdi è stata conquistata dai ribelli siriani appoggiati da quel dittatore mascherato che risponde al nome di Erdogan. Titolano i giornali on-line: “il dramma dei civili curdi: "Oltre 200 mila senza cibo e acqua". Ma Erdogan non si ferma. Grazie alla propaganda martellante, la politica aggressiva del presidente turco non conosce opposizione. I curdi ammettono la sconfitta ma avvertono: "Ora sarà guerriglia". Popolo curdo, in nome della libertà, non mollare, ma non ti fare sterminare!

Oggi a Catania è stata sequestrata la nave della ONG Open Arms. Secondo l'accusa, ci sarebbe la volontà dell'ong di portare i migranti in Italia violando in questo modo gli accordi internazionali. L'episodio contestato risale a qualche giorno fa: l'equipaggio si è rifiutato di consegnare i migranti alla Guardia costiera libica. L'equipaggio, però, ai pm ha spiegato di essere stato minacciato di morte dai libici. Proteggere la vita umana - osserva il fondatore della ong Camps - dovrebbe essere la priorità assoluta di ogni corpo civile o militare che si rispetti, si chiami Guardia Costiera, salvataggio Marittimo o Marina: questo è previsto anche dal diritto del mare". "Non dobbiamo dimenticare – aggiunge su Twitter - che non solo i diritti umani delle persone in fuga in cerca di riparo sono in gioco, ma si stanno violando i diritti di tutti i cittadini dell'Unione Europea".  L'imbarcazione e l'equipaggio sono ancora a Pozzallo. La solerte procura di Catania, così attenta ai salvataggi in mare, che per decenni non sapeva ci fosse la mafia in Sicilia, secondo l’avvocato Rosa Emanuela Lo Faro ha inventato il reato di 'reato di solidarietà'. Avvocato, procedi per favore, per genocidio continuato.

Oggi, festa del papà, Benoit Ducos del Briançonnais, è stato indagato per favoreggiamento all'immigrazione clandestina che potrebbe costargli fino a 5 anni di carcere, per aver aiutato al confine tra Italia e Francia una donna nigeriana che era incinta e stava per partorire: è stata caricata in auto da Ducos, cosa che è vietata dalle leggi sull'immigrazione. Lui è uno dei tanti volontari che da quasi 2 anni fornisce assistenza ai migranti che cercano di valicare le Alpi in Alta Valsusa: “I gendarmi non possono dire nulla se li aiutiamo indicando i sentieri o forniamo loro assistenza nei centri come quello che abbiamo allestito a Briançon – spiegano gli attivisti di Tous Migrants – Ma se gli diamo un passaggio in auto allora diventa un reato, quello di Benoit e della signora nigeriana però era un'emergenza, la donna era in travaglio. Lo ha spiegato anche ai poliziotti che lo hanno fermato con la famiglia nella vettura al posto di blocco fuori dalla città”. Benoit Ducos, stasera vorrei bere con te su per quella magica cascina di montagna!

Oggi a Lecce una piccola testata on-line, Lecceprima.it è stata costretta a sospendere i commenti sulla propria pagina che riportava la notizia del conferimento della cittadinanza, a titolo simbolico, ai bambini nati in Italia da genitori stranieri da parte del sindaco di Lecce, Carlo Salvemini. Si è riversata una tale quantità di odio e intolleranza da far considerare al giornale che “L’odio sta vincendo. Quei genitori con che coraggio guardano i propri figli?” Salvemini ha fatto una cosa degna, mentre molti leccesi rivendicano (ormai senza vergogna) di essere profondamente razzisti, antropologicamente stupidi.

Oggi festa del papà, con la sconfitta dell’umanesimo, non c’è niente da festeggiare, neanche se uno ha vinto le elezioni o alla lotteria.

 

FB 19.03.2018  - alfredo

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