2017-08-09 "65 milioni di anni fa" - FB

65 milioni di anni fa un asteroide colpì la Terra, abitata da migliaia di specie animali, tutte di piccola taglia tranne i dinosauri, che dominavano incontrastati le terre emerse. I piccoli mammiferi che resistettero alle conseguenze dell’impatto si nascosero sotto terra o si rifugiarono in acqua, attesero che la fuliggine si depositasse sul terreno e il sole tornasse a riscaldare il pianeta per prendere possesso delle nuove foreste e delle nuove savane. Passarono quasi 60 milioni di anni prima che una specie di scimmia scendesse dagli alberi e procedesse su due piedi per poter osservare meglio ciò che gli succedeva intorno. Ci vollero altri tre milioni di anni prima che quella scimmia riuscisse a sviluppare al meglio le proprie capacità cognitive e manuali. Appena dieci-quindici mila anni fa la scimmia bipede si definì uomo e iniziò il percorso della storia che conosciamo. Quella scimmia divenuta uomo, negli ultimi duecento anni, ha costruito case e grattacieli, motori, aerei e razzi spaziali, radio, televisioni e telefoni, ha sviluppato le arti, le scienze e la medicina, ha capito sé stesso, le origini e le complesse dinamiche della vita sulla terra.

Ora, in quest’era geologica, l’uomo è nella condizione di quei dinosauri. Domina il mondo con la forza della sua intelligenza e lo distrugge in funzione delle proprie esigenze. Senza la sparizione repentina dei dinosauri non sarebbe mai esistito l’uomo, così come oggi è. Ora qualcuno è convinto che senza la repentina estinzione dell’uomo non potrà più esistere la Terra. Ditelo a Trump.

FB - Agosto 2017

Alfredo De Giuseppe

 

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